Trading sportivo: cos’è, come si fa e quanto si puo guadagnare?

Trading sportivo è un termine che viene sempre più cercato sui motori di ricerca e che sintetizza un interesse generale di unire l’utile al dilettevole.

Infatti, qualsiasi trader è mosso da un interesse a investire/speculare i propri soldi al fine di aumentare il proprio capitale.

La parte dilettevole, invece, riguarda la passione per lo sport, soprattutto per il calcio, che in Italia attira milioni di persone.

Online, abbiamo notato che diversi siti hanno (e quindi offrono) una visione un po’ distorta di trading sportivo e quindi vorremmo chiarire alcuni aspetti, cercando anche di approfondire il discorso.

In particolare, in questo articolo, imparerai cosa si intende per trading sportivo, quali sono le differenze con le scommesse sportive, quali sono le migliori piattaforme e gli strumenti necessari per tradare, le migliori strategie per iniziare e per crescere come trader sportivo, i limiti di questa tipologia di trading.

Ti diremo anche quanto potrai guadagnare, grazie anche ad alcuni consigli di esperti. Quindi non perdiamo altro tempo e andiamo subito al sodo!

TRADING SPORTIVO

Cos’è il trading sportivo

Per definire questo concetto ha senso partire dal termine inglese di “trading” che letteralmente significa commercio.

In quest’attività antica quasi quanto l’uomo, c’è un soggetto che vende, un soggetto che acquista e un bene che viene scambiato.

Il trading sportivo non è altro che lo scambio di quote sportive. Così come puoi comprare le azioni di una società e venderle quando si apprezzano per ottenere un profitto, allo stesso modo puoi fare con le quote degli eventi sportivi.

Le quote, infatti, sono dinamiche, cambiano in continuazione sulla base dell’andamento della partita.

Così come qualsiasi altro commerciante, o trader finanziario, guadagnerai quando compri a “poco” e vendi a “tanto”. I concetti sono ovviamente relativi, ma la condizione necessaria minima è che il prezzo (vendita) sia superiore al costo (acquisto).

A questo punto ti starai chiedendo: “ok, tutto molto bello, ma come e dove posso fare trading sportivo?

La risposta è “basta iscriversi su un betting exchange”. Come il termine suggerisce, si tratta di una piattaforma online dove è gli utenti possono scambiarsi le quote. Ti spieghiamo meglio in seguito, quali sono le migliori piattaforme per il trading sportivo e gli strumenti necessari per iniziare.

Quali sono le differenze con le scommesse sportive?

Normalmente, quando scommetti, la quota viene decisa dal bookmaker sulla base della probabilità che un dato evento si verifichi e sulla base del mercato.

In quest’ultimo caso, i bookmaker monitorano costantemente i propri competitor e tendono ad allinearsi, non scostandosi troppo dal valore medio.

Inoltre, un bookmaker può decidere di bilanciare le quote di un evento, sulla base degli importi giocati sulla propria piattaforma.

Nel trading sportivo, invece, le quote sono frutto della “contrattazione” fra i trader e quindi possono scostarsi anche notevolmente da quelle dei bookmaker.

La differenza fondamentale sta nel fatto che nel trading sportivo, il betting exchange guadagna una commissione, solitamente del 2-5%, sul profitto del trader.

Il trader, quindi, non gioca contro il banco, bensì contro gli altri trader. Avrai sentito spesso dire che “il banco vince sempre” ed è proprio così nel lungo termine.

In questo senso, c’è una forte analogia con il poker, su come funzionano le piattaforme di trading sportivo.

Non giocando contro la piattaforma, ma contro gli altri trader, hai la possibilità di guadagnare soldi nel lungo termine.
Questa possibilita è direttamente proporzionale alle tue abilità e inversamente proporzionale a quella degli altri trader.

Un’altra differenza sostanziale fra trading sportivo e scommesse sta nei tempi della giocata/puntata/tradata.

In entrambi i casi si può agire pre-match e live, ma nel trading si può uscire dal trade in qualsiasi momento mentre per la scommessa bisogna aspettare la fine dell’incontro.

Vero: alcuni bookmaker offrono il servizio di cashout, ma anche in questo caso il controllo sta tutto dalla parte del sito di scommesse e la vincita offerta è più un’assicurazione per il sito stesso che un premio proporzionato alle probabilità di vittoria.

Esempio di trading

Nella gara di coppa Italia tra Inter e Roma, la quota pre-match dell’Inter vincente è di 1,67, che equivale a una probabilità implicità del 59.88% che l’evento si verifichi. Riteniamo che la probabilità reale che l’Inter vinca sia più alta, così puntiamo 100€, con un profitto potenziale di 67€ (se effettuiamo una scommessa senza fare cash out o senza bancare).

trading sportivo esempio 1

L’Inter segna subito e la quota per bancarla scende da 1.68 a 1.31: questo significa che abbiamo già un profitto sicuro.

trading sportivo esempio 2

Un trader sportivo, a questo punto, ha due opzioni:

1- bancare 127€ sull’Inter con un profitto medio di 27,30€ a prescindere dal risultato

2- bancare 100€ sull’Inter, che equivale a una scommessa con assicurazione. Se l’Inter vince il profitto sarà di 67€; altrimenti, in caso di pareggio o di vittoria della Roma, non ci sarà nessun profitto ne perdita.

Puoi effettuare questi calcoli con il nostro calcolatore punta e banca; in ogni caso, il betting exchange, ti darà l’opzione del cash out quindi il calcolo non sarà necessario e se vuoi fare la scommessa con assicurazione, ti basta bancare lo stesso importo della scommessa.

N.B. C’è anche una terza opzione, ossia scegliere di non bancare quando l’Inter segna, ma si tratterebbe di una scommessa e non di trading sportivo.

Cosa mi serve per diventare un trader sportivo?

Fare soldi con i soldi è sicuramente qualcosa che affascina moltima non è per nulla semplice. Non fa eccezione il trading sportivo, che sfrutta la movimentazione delle quote. Ma cosa ti serve per cominciare?

Innanzitutto, devi avere la comprensione del mondo delle scommesse e della fluttuazione delle quote degli eventi sportivi. Essere appassionato di sport, soprattutto di calcioscommesse, certamente ti aiuta. Ciò non significa che se non sei un super conoscitore del calcio non potrai diventare un trader, ma la passione e la conoscenza della materia aiutano eccome. E poi, perché vorresti investire il tuo tempo e le tue energie su qualcosa che non ti piace e che non segui già?

Capitale

Un capitale da investire è un’altra condizione necessaria per fare trading sportivo. Devi avere una somma di denaro da destinare al trading, che devi essere pronto a perdere. Questo significa che se perdi questo denaro – cosa possibile – la tua vita continuerà a trascorrere normalmente come prima. Si tratta di denaro extra che non intacca il tuo standard di vita o che non compromette la soddisfazione dei tuoi bisogni primari.

Mindset

Per mindset intendiamo avere la mentalità dell’investitore. Vista l’affinità tra trading sportivo e scommesse, è facile confondere le due cose e farsi prendere dalla mentalità dello scommettitore, soprattutto se si viene da questo mondo.

Mentre le scommesse sono un azzardo, il trading sportivo è una forma di investimento e, come tale, richiede un approccio completamente diverso.

Non ti farai influenzare troppo dalle tue intuizioni e non cercherai di rincorrere le tue perdite; ma ti atterrai all’analisi dei dati per prendere le decisioni con un approccio quasi scientifico. Se pensi di fare soldi facilmente o in maniera veloce, il trading sportivo non fa per te!

Sottolineiamo ancora una volta la differenza sostanziale tra scommesse e trading sportivo con un esempio: non stai puntando sulla vittoria del Milan sulla Juventus. Al massimo, ritieni che la quota per la vittoria del Milan sia vantaggiosa rispetto alla reale probabilità che l’evento accada e sei pronto a uscire dal mercato immediatamente se il Milan si porta in vantaggio per chiudere un profitto o se ci sono segnali che la Juve segni, per limitare i danni.

Gestione del bankroll

Questo punto potrebbe essere racchiuso nella categoria “mindset”, ma ci teniamo ad approfondirlo perché è importante. L’attività di trader sportivo è strettamente legata alla tua capacità di proteggere (e far crescere) il tuo capitale o bankroll.

Non ti basta avere un budget per il trading se poi lo bruci subito. La regola aurea è quella di utilizzare l’1% del tuo capitale per ogni trade e avere un cuscinetto extra per rimanere in quel range di stake (o puntata).

Non dovrai aumentare lo stake per recuperare le perdite o perché pensi di essere diventato bravo. Lo aumenterai solo ed esclusivamente in funzione dell’aumento del capitale.

Le Migliori piattaforme su cui fare trading

Ebbene, queste piattaforme si chiamano betting exchange, dei veri e propri mercati in cui i vari trader acquistano, vendono e si scambiano le quote degli eventi sportivi.

Le quote del betting exchange sono funzione dell’incontro tra domanda e offerta e sono considerate più giuste perché provengono dal mercato, piuttosto che da una scelta unilaterale, come nel caso dei siti di scommesse.

Al betting exchange non importa nulla di come punti, perché guadagna una commissione fissa (solitamente del 5%) sul guadagno. Se entri in un trade con 10€ e ne esci con 8€, avrai una perdita di 2€ e non verrà applicata nessuna commissione. Per il semplice fatto che tu hai perso, ci dev’essere qualcuno che ha guadagnato e quindi quest’ altra persona dovrà pagare la commissione.

In Italia, esistono principalmente due exchange: BetFair e BetFlag.

Betfair è la piattaforma leader mondiale per fare trading sportivo e dev’essere sicuramente la tua prima scelta. Perché? Il motivo principale sta nella liquidità del mercato: maggiore il numero di utenti, maggiore la liquidità e maggiori le opportunità di guadagno.

Ti consigliamo di iscriverti anche a BetFlag, piattaforma tutta italiana, se non altro per sfruttare il bonus di benvenuto.

Strumenti per tradare

Una volta che hai il tuo capitale iniziale e che hai aperto un conto sui siti appena citati, sei pronto per partire, ma come?

Già, infatti ti servono delle analisi e soprattutto una strategia.

Il modo più soft per partire col trading sportivo è quello di fare un test senza soldi. Creati un budget fittizio, dividilo per 100 e trova la puntata per trade.

Crea un foglio di calcolo, dove per ogni trade tieni traccia di:

  • Data
  • Stake
  • Quota entrata/quota uscita
  • Profitto/perdita
  • Roi
  • Tipo di evento
  • Mercato
  • Strategia
  • Note, dove scrivi i tuoi ragionamenti e le tue considerazioni

Cerca di uscire dal trade come se stessi investendo denaro reale e sii onesto con te stesso. In questo modo, puoi capire dove migliorare e se sei pronto a investire il tuo capitale.

È ovvio che ti serve cominciare con una strategia, ma a questo punto potresti non conoscerne neanche una. Ne parliamo successivamente, non ti preoccupare.

Ad ogni modo, le tue scelte si devono basare su fatti/numeri con un approccio matematico-statistico. Dove prendere queste informazioni? Esistono diversi siti di statistiche tipo soccerstats da cui puoi attingere informazioni utili gratuitamente.

All’inizio puoi affidarti a questi siti, poi per portare il trading sportivo su un altro livello, ti consigliamo di utilizzare GoalProfits. GP ti offre una visione dettagliata di tutte le partite in programma e ti dà informazioni sul numero dei gol segnati da squadra di casa e squadra in trasferta e sui minuti (divisi in gruppi da 15) in cui è più probabile che venga segnato un gol. Ti dà molti altri spunti interessanti (leggi qui la recensione completa).

A un certo punto, soprattutto per investire in maniera passiva, puoi usufruire di bot che operano in maniera automatizzata. Tuttavia, all’inizio, questi tipi di servizi non sono assolutamente necessari; anzi te li sconsigliamo perché comportano un costo aggiuntivo e complicano il processo di apprendimento.

Quanti soldi mi servono per cominciare con il trading sportivo?

Se sei arrivato a questo punto, ti sarai già fatto un’idea su quale sia un capitale minimo con cui iniziare. Non esiste una risposta unica per tutti. Infatti, si tratta di un importo soggettivo in base alle tue disponibilità e in base alla tua propensione al rischio.

Dev’essere un ammontare che puoi investire sentendoti a tuo agio e che non hai paura a perdere. C’è la possibilità che tu possa perdere questo capitale – questo può avvenire in qualsiasi investimento e in qualsiasi ambito con una componente di rischio – e devi esserne consapevole.

Tuttavia, la paura è nemica degli investimenti e vizia il processo di decision making.

Fatta questa premessa, per qualcuno può iniziare con 1.000€, altri con 500€… Il nostro consiglio è quello di iniziare con il minimo ossia 100€: infatti, la puntata minima è di 1€ che corrisponde al 1% di 100€.

Vorrai avere anche un cuscinetto extra che ti permette di rimanere in quel livello di stake e che permetta di sconfiggere la varianza (lo scostamento dall’andamento medio). Questo valore può essere di 20-30 entrate, che porta il capitale iniziale a 120-130€. Nel caso in cui inizi con un capitale di 300€, puoi fare trade da 3€ ciascuno e avere un cuscinetto extra di 60-90€.

Un modo per crearsi un capitale in maniera sicura è tramite il matched betting; questo ti permette anche di familiarizzare con il betting exchange e con la logica del punta e banca. Per questo, ti consigliamo di iscriverti su Ninjabet (leggi qui la recensione).

Quali sono le migliori strategie per iniziare?

Questa è un’altra domanda fondamentale, la cui risposta è necessaria per iniziare fare sports trading. Infatti, esistono diverse strategie di trading sportivo e, anche se alla lunga più ne hai nel tuo portfolio e meglio è, all’inizio è bene impararne e padroneggiarne 1-2 al massimo.

Tra le strategie migliori per i principianti, ce ne sono due in particolare il lay the draw (bancare il pareggio) e il super over.

Non parleremo molto della prima perché abbiamo trattato il lay the draw approfonditamente qui. Essenzialmente, si tratta di puntare contro il pareggio di una partita e di uscire dal trade una volta che viene segnato un gol (idealmente dalla squadra che il mercato ritiene la favorita).

Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta il SUPER OVER.

In pratica, devi analizzare le partite in cui è probabile che un gol venga segnato nel primo tempo (di nuovo, goalprofits è un tool utilissimo a tal fine) e devi entrare nel trade puntando sull’over 2.5 (almeno 3 gol vengano segnati). La cosa bella di questa di questa strategia è che non ti interessa se si verificano 3 gol, ma te ne basta solo 1.

Se hai segnali che ci sia un’alta probabilità di gol negli ultimi 15 minuti del primo tempo – perché una delle due squadre sta attaccando come non mai o perché le statistiche lo suggeriscono – ancora meglio.

In questo modo, le quote aumenteranno in tuo favore: l’importante è non scommettere con la quota pre-match ma aspettare 10-15 minuti di gara. Infatti, solo l’8% circa delle partite vede un gol nei primi 10 minuti.

Quando una squadra segna, devi uscire dal trade senza se e senza ma: non essere ingordo ma porta a casa un bel profitto. Se invece nessuna squadra segna nei primi 45 minuti, accetta la perdita ed esci dal trade comunque. Anche in questo caso, non intestardirti!

Quanto è possibile guadagnare?

Le possibilità di guadagno nel lungo termine con il trading sportivo sono ingenti ma dipendono e sono spesso direttamente proporzionali ad alcuni fattori come: la disponibilità di capitale, la disponibilità di tempo, le condizioni del mercato.

Fattore capitale

Come abbiamo visto, qualsiasi sia il tuo capitale, dovrai investire al massimo l’1% di esso per ogni trade. Se parti da un capitale iniziale di 200€, significa che ogni volta entrerai nel mercato con 2€. Nel migliore dei casi, il tuo bankroll crescerà, e, pian piano, potrai aumentare la tua puntata. Ipotizzando un ritorno dell’investimento medio stabile, il tuo capitale aumenterà più che proporzionalmente al crescere del capitale stesso (e dello stake medio).

Facciamo un esempio. Ipotizziamo che hai un ROI del 10% alle condizioni iniziali viste prima. Per guadagnare 200€ ne devi investire 2000€, che equivalgono a 1000 trade da 2€ l’uno. In questo modo, il tuo bankroll raddoppia fino a 400€ e l’importo del trade diventa 4€. A questo punto per incrementare il tuo capitale di ulteriori 200€, saranno necessari solo 500 trade. Arrivi così a 600€ di bankroll e puoi investire 6€ per trade.

Saranno necessari circa 333 trade per arrivare a 800€ di capitale e così via. Ovviamente, non dovrai seguire per forza un incremento di 2€, si tratta solo di un esempio per farti capire come la crescita del tuo capitale per il trading sportivo sia esponenziale. Maggiore il tuo capitale, più potente è la crescita. Tuttavia, se sei alle prime armi con il trading sportivo, ti consigliamo di partire con il minimo. Se non sei capace di raddoppiare un capitale di 200€, non sarai in grado di raddoppiare un capitale di 1000€ o superiore.

N.B. Nessuno toglie che il return on investmente possa essere superiore del 10%; anzi, in molti casi è proprio così.

Fattore tempo

È utile ragionare in termini di trade perché investire richiede tempo. Se metti in fila 10 trade vincenti, non significa che quello sarà il tuo trend sul lungo termine. Mettiti già il cuore in pace e sappi che per avere risultati, sono necessari volumi e una profittabilità costante.

Fare trading richiede prima di tutto un’accurata analisi. Analizzare i dati per attuare una strategia e per trovare quote vantaggiose richiede tempo. Se vuoi “puntare soldi” sulla base di un feeling l’operazione sarà più veloce, ma non si tratta di trading sportivo, bensì di scommessa e nel lungo periodo, perderai sempre.

Lo ripetiamo di nuovo: il trading sportivo si basa su analisi e ciò richiede un dispendio di tempo.

Inoltre, più trade effettui maggiore sarà la richiesta di tempo necessaria: anche se ci sono degli strumenti per automatizzare il trading, si tratta di software che consigliamo di utilizzare agli utenti più esperti. Devi cominciare a inserire gli ordini manualmente, a capire il funzionamento del betting exchange e come variano le quote: c’è ovviamente una curva di apprendimento all’inizio, quindi non si tratta solo di tempo operativo per entrare e uscire dal mercato, ma soprattutto di un investimento per imparare l’arte del trading sportivo.

Altra cosa: per avere successo nel trading sportivo, bisogna selezionare gli eventi il più possibile ed evitare trade inutili o perdenti.

Perciò, se da una parte hai bisogno di volumi di trade, dall’altra hai bisogno di una grandissima selettività. Non partire con l’idea “devo fare 300 trade in un mese, ossia 10 al giorno”. È molto meglio iniziare con un trade al giorno (in media) e segnarsi i risultati in un foglio di calcolo.

Fattore mercato

La reddività dei tuoi investimenti nel trading sportivo è data dal tempo, dal capitale e dalle tue capacità, ma anche da quelle dei tuoi competitor.

Tutti gli altri trader influiscono sulla fluttuazione delle quote e ambiscono ad arricchirsi proprio come te. Considera che il mercato è composto da trader più o meno esperti, ma anche da matched bettors e da bot.

Superare la concorrenza è sempre più complesso, per questo devi essere “smart”.

Inoltre, la liquidità del mercato è un altro fattore fondamentale. Mettiamo che a un certo punto il tuo capitale è di 100.000€ e che il tuo trade medio sia di 1.000€. Puoi entrare nel trade con quest’importo solamente se c’è qualcuno che matchi la tua offerta. In un mercato liquido come una partita di cartello di Champions League non è un problema, ma le tue operazioni saranno più limitate in caso di partite di nicchia.

Insomma, quanto puoi guadagnare con il trading sportivo è relativo ai fattori visti sopra. Inizialmente, non pensare di farci troppi soldi e dedica il tempo soprattutto per studiare e migliorare la tua strategia.

Man mano che il tuo capitale e le tue conoscenze aumentano, puoi scalare fino a fare del trading sportivo una professione che va ben aldilà di uno stipendio normale in Italia.

Trading sportivo FAQ

  • 📈 Cos’è il trading sportivo?
  • 💶 Quale budget mi serve per iniziare?
  • 💰 Quanto si può guadagnare con il trading sportivo?
  • 💻 Quali sono le migliori piattaforme di trading sportivo in Italia?

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